"Facevo l'attaccante"
Prologo
Mi piacciono molto la vita e tutto ciò che la circonda.
Penso che ogni momento della nostra esistenza valga la pena di essere vissuto
con intensità; credo che ogni tanto sia necessario riflettere della propria
vita, su ciò che si è fatto, che si è raggiunto.
Pensare alla vita permette di
affrontare la morte non nel suo essere, ma nel suo pensiero; soprattutto quando
la sfiori, quando qualcuno vicino la sta toccando con mano.
E allora rincorri i
ricordi, le situazioni vissute, i sorrisi ed i pianti. Ti commuovi pensando a
quegli occhi prima sereni e poi sofferenti. Piangi, pensando alle scuse e alle
bugie che hai raccontato, all’ipocrisia seminata, convinto di convincere, fino
alla fine. Allora distogli lo sguardo, fai la battuta, eviti scrupolosamente
quegli occhi, per non mentire, ma in fondo, giustifichi, è la vita.
La vita è
così, crudele e veloce. In un attimo è già trascorsa; in un alito è già passata
portandosi così miliardi d’immagini, e di sussurri simili a video clip girate
all’aperto, con pochi o tanti attori, dipende da te che sei il regista del tuo
film.
Mi piace molto la gente. In tutte le sue sfaccettature. Risaltano
i pregi e i difetti delle persone: le proprie debolezze e le assolute certezze.
Penso alla gente nel suo lato buono. Non credo che dietro un sorriso ci sia la
falsità, l’ipocrisia.
Penso e sono assolutamente convinto che le persone con
cui spesso ti confronti, trasmettano la propria coscienza vera. Dietro
qualsiasi frase, qualsiasi gesto, nascosta in ogni persona, c’è la sincerità e
la disponibilità a stringerti la mano. Di brave e belle persone è piena la
vita.
Ogni giorno mi piace incontrare la gente; ogni giorno mi piace raccontare
alla gente, sperando che questo sia reciproco, cercando negli sguardi la
serenità e la gioia di vivere.
Ogni giorno cerco di condividere con la gente le emozioni e
le sensazioni, a qualsiasi natura esse appartengano. A costo d’essere banale, o
superfluo, mi piace la gente.
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