mercoledì, marzo 30, 2016

" giretto in bici oppure una corsetta??? "


Ho tratto qualche spunto da una serie di articoli editi da Cyclist di marzo e credo siano interessanti le riflessioni conseguenti.


In bicicletta si ha tempo per pensare e buoni pensieri fanno passare la fatica in secondo piano. La bicicletta permette di pensare molto - soprattutto se sei da solo -  e se sei in salita i pensieri sono più forti e più intensi. Lo spazio si riduce, in salita ci si sposta sempre di pochi chilometri, 
il tempo si dilata.
La fatica è lenta. Lentamente si sale e altrettanto lentamente si ragiona, con una lentezza profonda. 
Se sulle strade zitte di pianura, la conversazione e la loquacità dei compagni di strada trova terreno fertile, gli strappi delle salite riescono a zittire anche gli amici di bici più chiaccheroni. 
( Cycling nr. 1 - Paolo Tagliacarne)




La preparazione di chi affronta, anche in modo sportivo il ciclismo turistico, è diversa da chi cerca solo la prestazione. Si privilegia la resistenza allo spunto, la regolarità agli scatti, la robustezza del gesto atletico e del mezzo utilizzato all'agilità e alla delicata leggerezza del proprio mezzo. 








Ai ciclisti piace il dolore fisico. per loro è un punto d'onore. Più soffri e più vai veloce, lasciandoti alle spalle i deboli nel fisico e nello spirito. 
la MOTIVAZIONE è un aspetto complesso delle prestazioni, è governata da emozioni piuttosto che dalla propria fisiologia. Né il più alto livello di forma fisica, né la bici più tecnologica ti porteranno automaticamente al successo se non hai la volontà di spingere te stesso quando conta.
La motivazione non riguarda le cose materiali ma è relativa al tuo stato mentale. Forse circa il 5% di essa è legata al fatto di avere una bella bici, ma il 95% è credere in se stessi. significa avere fiducia nei tuoi allenamenti, nelle tue uscite e stare nella giusta forma mentis. 
La risposta è controllata dal sistema limbico del cervello, in particolare dall'amigdala, zona responsabile  dello sviluppo delle emozioni e delle motivazioni, e che controlla la reazione allo stress.
Il tuo cervello determina come ti senti fisicamente, che è strettamente legato alle tue emozioni. Quando ti senti felice il tuo corpo si sente meno a disagio e le tue prestazioni migliorano.
Dai un occhiata a te stesso: quando visualizzi un movimento il tuo cervello stimola che tu lo stai facendo e invia segnali ai muscoli, segnali che sono leggermente più deboli rispetto al compiere realmente quello che stai visualizzando. Il cervello può immaginare ciò che ogni parte del tuo corpo sta facendo e  può portare a miglioramenti grandiosi perché il segnale nel cervello diventa più forte. Allenare il tuo cervello è un metodo efficace per allenare il corpo.







La meditazione potrebbe essere uno strumento efficace per mantenere la motivazione. E' una questione di concentrazione : la meditazione insegna a concentrarci e mantenere la consapevolezza, restando sempre presenti evitando inutili stress che potrebbero erodere le prestazioni. La meditazione può permettere di osservare il disagio, accettarlo e vederlo più di buon grado, piuttosto che essere in balia di esso, evitando così pensieri negativi e la conseguente perdita di motivazione.
Visualizzazione e Meditazione sono potenti mezzi motivazionali.
La motivazione è multistrato e bisogna anche essere realistici, la motivazione non può aiutarti a raggiungere l'impossibile. C'è uno strumento motivazionale che è degno di nota, è il potere dell'abitudine. Semplicemente pedalando o correndo, a qualunque intensità scegli, sarai più motivato a uscire la volta successiva per continuare a migliorarti.

stai bene con te stesso, con il tuo corpo e con il tuo cervello.







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