Quello che non riesco a capire come il calcio dilettantistico ma soprattutto quello giovanile percorra spesso livelli di esasperazione incredibili. L'incredibilità, secondo me, è sostanzialmente l'approccio che alcune persone, che si considerano allenatori o dirigenti, adottano nei confronti di giocatori, giovani o esperti. In ogni situazione di gioco, sia atletico che tecnico, non trovano il tempo per scherzare o addirittura per complimentarsi con il gesto appena effettuato dal proprio giocatore. Segnalano con attenzione e perfezione l'errore compiuto, figurati se non è il primo.
Guai a suggerire il correttivo, sarebbe troppo.
L'atteggiamento che fa riflettere è spesso l'attezzosità e la presunzione nei confronti dei colleghi o di dirigenti e addirittura responsabili: hanno sempre ragione e guai a non confermarlo.
L'errore non fa parte del loro bagaglio sportivo: sono i giocatori che non capiscono o non sono all'altezza.
Ogni tanto penso che sia un modo per proteggersi, uno scudo che li salva dagli attacchi di malinconici e incapaci allenatori e/o dirigenti.
Sarebbe invece importante ricordare loro che il calcio è uno sport dedicato a gente che sa e che vuole divertirsi; è rivolto a persone che sanno perdere e che misurano la sconfitta come lezione da cui trarre insegnamento; coinvolge emotivamente nei modi e nei tempi necessari e sufficientemente brevi per essere "digeriti".
Allora grido basta a questa gente; basta con questi atteggiamenti presuntuosi e vergognosi.
Divertiamoci. Dimostriamo di essere in grado di insegnare ricevendo emozioni dai nostri giocatori; teniamoci pronti a donare quello che conosciamo con metodo, programmazione, semplicità ed umiltà.
Sorridiamo e coinvolgiamo i nostri atleti nella nostra passione. Se sei bravo a porti in questo modo, ti ricorderanno spesso quando te ne andrai a magari a fare esperienza da altre parti, impareranno velocemente ciò che vuoi comunicare loro, ti faranno divertire considerandoti presenza importante per il loro sport preferito, qualsiasi età abbiano, piccoli o grandi che siano.
Lo spogliatoio, il campo di gioco e le partite sono uguali dappertutto e vengono vissuti allo stesso modo in qualsiasi campionato.
Impariamo la disponibilità.
Impariamo a sorridere.
Impariamo.
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